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Arrivati a questo punto parliamo
delle passeggiate, delle camminate,
delle escursioni o se siete
esterofili del trekking.
Dal villaggio di
Nebbiù
partono principalmente tre facili
passeggiate quasi pianeggianti: una
verso Pozzale (passando dal
vecchio poligono militare), una
seconda verso Valle di Cadore
(partendo dal vecchio mulino) e la
terza arriva alla cascata del
Pissandro passando dalla vecchia
chiesa.
Sempre dalla vecchia chiesa inizia
un sentiero sempre di un livello
escursionistico ma più impegnativo e
ripido che passando per il “salto
del mus”, raggiunge Forcella
Antracisa dopo un ora e mezza di
cammino e 650 mt. di dislivello (sentiero
N°254 ), dove incontriamo l’alta via N°4 e N°5.
Da Forcella Antracisa si diramano
parecchi sentieri: - Seguendo una strada in leggera
salita in pochi minuti si raggiunge
il
rifugio Antelao e da qui
si può scegliere se raggiungere la
chiesetta di S. Dionisio a
quota 1946 (con un panorama a 360°
sull’Antelao, sulle Marmarole, sul
Pelmo), oppure se andare verso
Forcella Piria (sentiero N°250), i piani ed il ghiacciaio
dell’Antelao e poi proseguire verso
il
rifugio Galassi. - Al contrario chi vuole scendere
trova varie possibilità se non
volesse rifare la stessa strada
usata per salire percorrendo il sentiero N°251 per il
rifugio
Costapiana, o seguendo il sentiero N°253 verso Pozzale, o
ancora il sentiero N°250
verso il rifugio Prapiccolo,
oppure come ultima possibilità si
può seguire la strada militare verso
Tranego per poi scendere sempre a
Pozzale.
Facendo un brave tragitto in
automobile si possono raggiungere i
punti di partenza di molti sentieri
che portano ai rifugi e sulle cime
delle più rinomate vette del centro
Cadore, tra cui: -dalla diga del lago del centro Cadore si può raggiungere il
rifugio Tita Barba (M. Vedorcia)
e il Picco de Roda. -da Calalzo partono sentieri per
raggiungere le Marmarole con i loro
rifugi (Galassi ,
Chiggiato,
Bajon,
Ciareido). -da Vallesella attraversando il lago
si raggiunge il
rifugio Cercenà
ed il
rifugio Padova da cui
partono escursioni per esempio verso
gli Spalti di Toro ed il Montanel ed
il M. Cridola.
Per fare un'altra camminata
interessante si può andare fino a
forcella Cibiana in auto
(ricordandosi di fermarsi a Cibiana per vedere i murales
dipinti sulle case di tutto il
Paese) e da qui proseguire a piedi
fino alla cima del M. Rite (qui si
incontra l’alta via N°3) da
dove si gode un altro magnifico
panorama sulle dolomiti del centro
Cadore e dello Zoldano. Sul M. Rite
si trova anche il
Museo sulle
Nuvole.
Per fare una camminata in un
ambiente ancora selvaggio ed
incontaminato si può andare a
Macchietto (una frazione di Perarolo)
e seguire il sentiero N°399
che si inoltra nella Valmontina che
è una zona wilderness (selvaggia e
perlopiù incontaminata).
Chi vuole far fatica pedalando può
raggiungere il rifugio Antelao
passando da Pozzale e poi da Tranego
con 950 mt. di dislivello, oppure
andare al rifugio Costapiana
passando da Valle di Cadore con un
dislivello di 800 mt.
Naturalmente ad un km. dal B&B passa
la pista ciclabile che da
Calalzo raggiunge Lienz in Austria
in 100 km. passando da Cortina
d’Ampezzo e da Dobbiaco.
A
Pieve di Cadore troviamo la
casa natale di
Tiziano Vecellio,
il
Museo dell’occhiale e il
Museo della Magnifica Comunità di Cadore.
Da visitare nelle vicinanze di
Nebbiù troviamo le antiche case a
Grea e a Rizzios, la chiesetta di
Damos e il ponte coperto di Rualan.
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